Succede alle volte, di lasciare la macchina e cominciare a camminare.
Camminare senza sosta, non per sport perché non è una marcia, né una corsa, ma i piedi si muovono a ritmo serrato. Non c’è una meta, scorgi distrattamente le vetrine ma non c’è nulla che catturi lo sguardo. La strada è la stessa, quella di sempre, forse anche per questo riesci a percorrerla quasi automaticamente, sfrecciando tra passanti, auto, alberi. Un po’ ti scopri a osservare le persone, a cercare di capire se la loro vita è quella che avresti voluto vivere anche tu, ma in fondo che ne sai, ne stai solo cogliendo un frammento. Continui a camminare, velocemente, in maniera che i pensieri si accavallino, si sovrappongano, senza dargli il tempo di renderli nitidi, anzi si generi una confusione che li porti a dissolverli.
In tutto questo, capita di incrociare qualcuno e non riconoscerlo, né salutarlo.
Siete avvertiti.
Attento però ad alberi, pali, regalini dei cani, ecc… 🙂
@ Piero : Grazie.Non camminare davanti a me, potrei non seguirti.Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti.Cammina al mio fianco e saremo sempre buoni amici.
@ Micky: spettacolare!@ Tribuno: ho trovato il sistema per incontrarti, cerco tute!@ Sonja, Ariel Ross, Lilla: abbiamo un’altra cosa in comune@ Virginia: ormai anche a occhi chiusi ti riconoscerei
Le mie tute sono un inconfondibile segno di riconoscimento.
Dopo aver rasentato più e più volte l’incidente diplomatico, perchè quando vado in giro o guardo un punto indefinito all’orizzonte o sto attenta dove metto i piedi ignorando dunque saluti e cenni di amici e conoscenti, chi si vuol far riconoscere ha i suoi segni convenzionali. Altrimenti la mia camminata prosegue indifferente e silenziosa…
se porto una rosa bianca in mano, mi riconosceresti?:-D
hai mai visto "un giorno di ordinaria follia"? inizia proprio così…
no, non è nè sport nè gara. Spesso per me è l’illusione di essermi liberata dalla schiavitù dell’auto e per questo approfitto del nostro grande centro storico dove, anche volendo, con la macchina non ci puoi proprio andare.Al contrario di te, cerco di non osservare gli altri (non mi piacerebbe se lo facessero nei miei confronti). Io sto proprio tra le nuvole, il chè, sommato alla mia vista scarsa… beh… se non mi chiamano gli altri… non vedo nessuno! 🙂
in genere quando cammino che vado di fretta non guardo in faccia nessuno … quando invece "passeggio" sto con la testa tra le nuvole e "guardo ma non vedo" … motivi per i quali, quando incrocio qualcuno, a meno di non sbattergli contro, nove su dieci, sono capace di passargli accanto senza vederlo … :S
io sono uguale…mi devo preoccupare??:-)