Camminare nei boschi, in montagna per molti è profumo di fiori, di foglie, è odore di terra, di funghi. Per qualcun altro è la vista di forme e colori, la perfezione, la geometria, le simmetrie e le irregolarità. Potrebbe essere anche il contatto dei piedi con la terra umida, il fango, le mani sulla roccia per provare il fresco, sui tronchi d’albero per seguire l’asperità delle cortecce, sul muschio per sentire l’umidità. Per i golosi poi, l’aspetto più allettante sarà il gusto dei frutti della terra, i sapori che regalano bacche, radici. L’udito invece è, tra i cinque sensi, quello meno considerato, ma io sono riuscito ad apprezzare perfino il rumore dei rami che si spezzano sotto i piedi.
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quando parli così ti adoro
sensitivo! 🙂
ti ha preso proprio il trekking, eh? ne sono contentissima, indovina perchè? 😉
Adoro annusare e ascoltare, vedendoci poco questi sensi si sono acuiti in modo pauroso.
Difficilmente tocco, se non ho la certezza matematica di non beccare brutte sorprese….
il bosco ha un suo silenzio che parla—-
Bellissimo camminare in un bosco ascoltando ed ascoltandosi…
quando leggo questi post mi rendo conto di quanto siamo fortunati … poter decidere quale senso ‘acuire’ pur disponendo di tutti e 5 … non è cosa da poco!!!
forse la vista è quello che utilizzo di più … o forse no … sinceramente non saprei dirti … a seconda del momento o del luogo, uno prevale sugli altri … non sempre lo stesso …